Club del credito
 

RAPPORTO CON LE BANCHE E BANCA D'ITALIA


CENTRALE RISCHI E VIOLAZIONE PRIVACY

22/06/2010 Domanda (moderata da TuttoCentraleRischi)

Ho la certezza che una banca abbia consultato la Centrale Rischi Banca d'Italia mia e della mia società. Lo possono fare? Io con loro non ho rapporti ne ho mai richiesto di averne. Cosa devo fare per verificare la cosa?

Risposta 23/06/2010

Nessun intermediario può consultare la Centrale Rischi Banca d'Italia se non nei casi di clientela già affidata o di clientela che ha fatto richiesta di accensione di un nuovo rapporto. La Centrale Rischi di Banca d'Italia serve a migliorare le decisioni prese in merito all'assunzione di nuovi affidamenti o al rinnovo-mantenimento di quelli in essere. Al di fuori di questi casi la sua consultazione è illegittima. Da notare però che se un nominativo su cui è legittimo fare una richiesta è finanziariamente collegato ad un'altro (terzo rispetto alla rapporto in questione), quest'ultimo può essere oggetto a sua volta di "indagini" presso la Centrale Rischi Banca d'Italia (è evidente infatti che un collegamento finanziario fra più soggetti è un elemento fondamentale per misurare il rischio di affidamento). Precisato questo,sottolineiamo che il suo caso è chiaramente un esempio di consultazione illegittima, e che non si tratta di una semplice violazione della normativa di Banca d'Italia, ma di una violazione del diritto (suo e della sua azienda) alla privacy...per intenderci è un caso PENALMENTE rilevate. In merito a come poter indagare su questo fatto la cosa non è semplicissima ma nemmeno impossibile. Per scoprirlo non serve un avvocato, ma io la inviterei comunque a consultarlo preventivamente. Ad ogni modo la procedura di richiesta a Banca d'Italia è la seguente: mandi una raccomandata con ricevuta di ritorno alla filiale di Banca d'Italia territorialmente competente facendo riferimento all'Ufficio Relazioni tra Intermediari e Clienti facendo richiesta del tabulato degli intermediari che dal periodo "x" al periodo "y" abbiano fatto richiesta di prima informazione sulla sua Centrale Rischi. Richieda di sapere anche la data in cui l'hanno eventualmente consultata. Con l'occasione è nostro piacere allegarle un fac simile di RICHIESTA ALL'UFFICIO RELAZIONI INTERMEDIARI-CLIENTI DI BANCA D'ITALIA PER CONOSCERE CHI HA CONSULTATO LA MIA CENTRALE RISCHI. Se infine volesse fare un'ulteriore indagine le consigliamo di interpellare anche CRIF al fine di appurare ulteriori illeciti. Per avere risposta da CRIF dovrà attendere circa 15 giorni, per Banca d'Italia almeno un mese. Distinti saluti.


CENTRALE RISCHI E CARTOLARIZZAZIONE

Premessa: sono tanti i lettori a cui capita di essere segnalati da società apparentemente "fantasma". Non si sa chi sono perchè sono società a cui la banca ha ceduto il credito (magari con qualche problema di pagamento). Molti di voi vedendosi segnalati cercano di avere risposte, di contattare queste società....troppi di voi, nonostante si impegnino, non riescono a contattarle.

15/10/2010 Domanda

Vi preciso che vi è una segnalazione nella centrale rischi. Non riuscendo a contattare la società segnalante come posso procedere per la cancellazione?

Risposta 15/10/2010

...l'unica strada è fare un esposto a Banca d'Italia che per forza ha contatti con tutti gli intermediari, nel farlo allegare magari copia delle raccomandate inviate e del ritorno attestante il mancato recapito. Se invece si dovesse trovare nella fase in cui sa solo il nome del soggetto segnalante, ma non ha un numero di telefono, una sede, ecc prima di fare ogni passo consulti il sito di Banca Italia.


CHIUSURA POSIZIONE A SOFFERENZA E MANCATA CESSAZIONE DELLA SEGNALAZIONE

10/11/2010 Domanda

...omissis...Non voglio fare troppi giri di parole: non pagavo da anni un piccolo prestito e pensavo di "farla franca" prima o poi. La realtà è stata invece diversa e molto drammatica: la finanziaria alla fine mi ha segnalato a sofferenza e solo quando mi è servito un mutuo per comprare un immobile me ne sono resa conto. La banca alla quale mi sono rivolta mi informava di ben 10.000 € a soffenza per i quali non mi avrebbero concesso il finanziamento. Una volta provveduto alla chiusura del debito, memore di quello che impone Banca d'Italia, mi aspettavo che subito la finanziaria comunicasse l'avvenuta chiusura della posizione e il venir meno della segnalazione (non del pregresso intendiamoci, quello so non è possibile che sparisca, almeno nel mio caso)...ci facevo conto in quanto ero riuscita a strappare alla banca del mutuo la promessa che una volta estinta la soffernza avrebbero comunque erogato il mio mutuo. Beh con sommo stupore abbiamo dovuto aspettare i canonici giorni (nel mio caso quasi un mese e mezzo) prima di verificare la fine della sofferenza in Centale Rischi. Perchè? Perchè la finanziaria mi ha detto che non poteva chiudere la segnalazione subito e doveva aspettare la fine del mese per poi aspettare ancora altri giorni prima che i dati diventassero pubblici? Banca d'Italia non impone in pochi giorni l'obbligo di variare la segnalazione? Mi spiegate chi ha ragione? Io ho rischiato addirittura di perdere la caparra!!! Grazie

15/11/201 Risposta

Gent.le Sig.ra il suo è un caso piuttosto illuminante di come spesso le norme siano fatte e applicate sole in una direzione...la normativa che lei cita impone il limite di 3 giorni per le variazioni di segnalazione relative alle sofferenze (sia che le introducano, sia che le cancellino, sia che le interrompano)...perchè invece lei, che ha pagato tutto il debito, la sofferenza l'ha vista sparire solo dopo che sono usciti i normali flussi della CR? Perchè non sono state fatte le canoniche segnalazioni inframensili? Perchè? Perchè esiste una circolare Banca d'Italia del 2005, saggiamente voluta dalle banche e a loro esclusivamente indirizzata, che le "libera" da questo obbligo (almeno per quanto riguarda le interruzioni di segnalazioni a sofferenza derivanti da estinzione del debito)...se va in sofferenza entro 3 giorni tutto il sistema lo sa, se la sofferenza la toglie perchè paga tutto il debito il sistema verrà informato in alcuni casi estremi anche dopo 70 giorni !!! Qui il vero responsabile non è la finanziaria, ma Banca d'Italia stessa che prima fa le regole e poi le deroghe (che sono però totalmente contrarie al principio di trasparenza, reciprocità e correttezza). .....omissis...Un saluto.